
Volete preparare un papiro di laurea per il vostro amico del cuore? Qui di seguito le regole per scrivere un papiro di laurea e i consigli da seguire.
Innanzitutto, ricordatevi di strutturare correttamente il papiro di laurea: nella parte alta del foglio in genere è sempre presente l’intestazione. Qui vanno inserite tutte le indicazioni dell’Università, la Facoltà, la data di laurea, il nome della persona laureata (a caratteri cubitali) e il corso di laurea.
Detto questo, in realtà, non ci sono regole predefinite a priori ma è possibile identificare alcuni consigli da seguire e tenere a mente per creare il papiro di laurea. Vediamoli assieme.
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REGOLA 1: divertirsi
Tra le regole per scrivere un papiro di laurea, la principale è sicuramente divertirsi…sennò non si va proprio da nessuna parte!
REGOLA 2: raccogliere le idee
Cosa ci scrivo nel papiro di laurea? Non è semplice, il mio consiglio è di appuntare i principali episodi in maniera schematica e successivamente pensare alla narrazione.
E’ dunque necessario iniziare a raccogliere le idee: episodi, vizi, difetti, figuracce, ecc. Per fare questo dovete contattare quante più persone possibili. Non devono mancare: i parenti, gli amici di università, amici d’infanzia, le ex-fidanzate!
REGOLA 3: predisponi un bacino di raccolta delle informazioni
Poi bisogna trovare un modo per condividere le idee.
I casi sono due: o ti fai referente della cosa e quindi ti fai chiamare da tutti, o predisponi un posto dove chiunque possa andare a scrivere quello che gli viene in mente. Io a questo scopo avevo trovato molto utile Google Docs, dove gli invitati potevano scrivere tutto quello che gli veniva in mente nel più assoluto segreto. Ma direi che è molto più veloce ed efficace un gruppo Whatsapp.
REGOLA 4: tutto fa brodo!
C’è una scuola di pensiero che ritiene la lunghezza del papiro di laurea una variabile fondamentale per rendere il festeggiato esausto e ubriaco (vi ricordo che ogni volta che sbaglia una parola il festeggiato deve bere).
Su questo punto non sono troppo d’accordo. Dal mio punto di vista un papiro di laurea breve e intenso è la soluzione migliore per garantire il divertimento del laureato ma anche dei festeggiati.
REGOLA 5: non dimenticarti dei parenti
Importantissimo è chiamare anche i genitori del festeggiato, i fratelli e le sorelle sono fonte inesauribile di informazioni! Non siate timidi, non sentitevi a disagio se non li conoscete, loro saranno felicissimi di aiutarvi perché la laurea del figlio/fratello/cugino/zio/nipote è una festa anche per loro
REGOLA 6: il papiro di laurea racconta la storia del festeggiato
Come deve essere strutturato un papiro? Di solito il papiro è il racconto della storia del festeggiato quindi si comincia dall’infanzia e via via attraverso l’adolescenza fino ai giorni universitari.
Tra le varie cose devono trovare spazio capitoli come “le passioni” e “gli amori” (o magari “i lavori” se è una persona che si vanta di aver fatto milioni di lavori). Lo si può tranquillamente dividere in capitoli ma diciamo che è più difficile da leggere se è tutto un testo unico.
REGOLA 7: il papiro di laurea deve essere difficile da leggere
Lo scopo primario del papiro di laurea, come abbiamo detto, è divertirsi. Sbeffeggiare il neo dottore davanti a parenti e amici è sicuramente molto divertente.
Lo scopo secondario è far bere il laureato.
Quindi una cosa importantissima è che il papiro di laurea sia difficile da leggere, ma non troppo lungo. Non esitate ad usare costruzioni di frase desuete. La tradizione vuole che ad ogni errore il neo dottore sia costretto a bere, alcolici ovviamente.
C’è una scuola di pensiero che ritiene la lunghezza del papiro di laurea una variabile fondamentale per rendere il festeggiato esausto e ubriaco.
Su questo punto non sono troppo d’accordo. Dal mio punto di vista un papiro di laurea breve e intenso è la soluzione migliore per garantire il divertimento del laureato ma anche dei festeggiati.
REGOLA 8: scrivi quartine in rima baciata
Dal punto di vista sintattico il papiro ha una forma standard in tutte la parti d’Italia: deve essere composto di quartine in rima baciata ossia il buon vecchio AABB.
Dal punto di vista sintattico il papiro ha una forma standard in tutte la parti d’Italia: deve essere composto di quartine in rima baciata ossia il buon vecchio AABB.
Se hai dubbi, consulta la nostra guida dedicata alle rime per il papiro di laurea.
REGOLA 9: dividi il lavoro coi tuoi amici
Ottimo, hai gli episodi pronti per il papiro di laurea! Ora non ti resta che compilarlo e adattare le rime.
Per questa fase fatti assolutamente aiutare dai tuoi amici, perchè la mole di lavoro può essere immane. Suddividi gli episodi in prosa tra amici e parenti e chiedi loro di riscrivere le frasi in rima baciata.
Ancora una volta, se hai dubbi, consulta la nostra guida dedicata alle rime per il papiro di laurea.
REGOLA 10: la caricatura per il papiro di laurea
Generalmente il papiro di laurea è un foglio bianco in formato A0 composto dalla caricatura e gli episodi in rima della storia del laureato.
TIPS: Leggi la guida su come strutturare e impaginare il papiro di laurea.
Per impaginare il papiro di laurea puoi utilizzare il programma di impaginazione online, dove puoi trovare anche degli esempi di papiri già preimpostati dai quali prendere spunto.
REGOLA 11: Dottore Dottore Dottore del buso del cul vaffancul vaffancul!
Frasi di conclusione per il papiro di laurea? La parte finale del papiro riguarda generalmente la tesi di laurea. Si scherza un po’ sugli argomenti trattati e poi generalmente si conclude con una frase ad effetto:
“Visto che oggi è l’ultima volta che ti vediamo
ora tutti insieme cantiamo:
Dottore Dottore Dottore del buso del cul vaffancul vaffancul!”
Dove concludendo, al momento della lettura, si intona tutti assieme la famosa filastrocca.
REGOLA 12: i ringraziamenti nel papiro di laurea
Tra le regole per scrivere un papiro di laurea non poteva mancare uno spazio per i ringraziamenti. Alcuni esempi:
- “Si ringraziano: pino, pina,..” ossia chi ha scritto il papiro
- “Si uniscono ai ringraziamenti e se ne fregano: tizio, caio,… ” scrivendo tutti quei docenti che hanno ostacolato la laurea del festeggiato
- “Candidati al nobel per la pace: beppe, filippo,…” chi ha sopportato lungamente il festeggiato
- “Con la gentile partecipazione di:…….”
- “Miglior attore non protagonista:………..”
- “Quelli che… finalmente: ” e qui ci mette i nomi dei genitori che finalmente hanno il figlio laureato.
REGOLA 13: come si legge il papiro di laurea?
Il papiro è finito ma…come si legge il papiro di laurea? Beh, con una bottiglia in mano!
Generalmente al festeggiato viene legata (con lo scotch) una bottiglia di spumante alla mano e, ogni volta che sbaglia a leggere il papiro, tutti assieme gli si grida “bevi!” e lui deve bere. Lo scopo del gioco è far ubriacare il festeggiato.
REGOLA 14: il papiro di laurea si legge dopo la proclamazione
Quando si legge il papiro di laurea? Il papiro si legge dopo la proclamazione.
REGOLA 15: il papiro di laurea è un regalo per il festeggiato
Il papiro originale viene regalato al festeggiato che se lo porterà a casa. Sarà un bel ricordo per lui e sarà un’esperienza che ancora una volta vi ha uniti tutti.
REGOLA 16: non rovinate la festa con la vostra perfidia!
L’ultima regola è forse la più importante: non siate cattivi, mai.
Ricordatevi che è una festa per tutti, quindi non scrivete cattiverie sul papiro di laurea e se vedete che il festeggiato non sta più in piedi magari siate un po’ più permissivi sul “bevi”.
E questo è quanto. Scrivere un papiro è assolutamente divertentissimo e leggerlo quando è stato scritto per te è davvero un grande onore. Dimostra quanta stima e affetto abbiano i tuoi amici per te, perché hanno investito molto del loro tempo per realizzarlo. Lo hanno fatto per te.