
Fare un papiro di laurea non è semplice, sono richiesti tempo ed energia. Qui di seguito vi riporto un breve decalogo con le istruzioni per fare il papiro di laurea classico.
Se invece volete provare l’impaginazione online del papiro di laurea potete farlo direttamente dal nostro sito (clicca qui per accedere).
Ecco le istruzioni per fare il papiro di laurea:
- contattare gli amici
- intestazione
- testo in rima
- caricatura
- foto o disegni minori
- conclusione
- ringraziamenti
- scrittura
- stampa
- messa in opera
Contattare gli amici
Può sembrare strano ma il punto di partenza è la divisione dei compiti.
E’ necessario un project leader che faccia da riferimento a tutti: sarà la persona che dovrà prendersi la responsabilità della maggior parte del lavoro. Possibilmente una persona di fiducia del laureato, qualcuno cioè che faccia da filtro e limitazione alle eccessive volgarità o monotonie del papiro.
Solitamente il papiro è scritto dagli amici dell’università:
- è necessario rintracciare la famiglia del neolaureato che avranno il compito di scrivere le prime quartine sulla nascita, le prime cotte, le prime esperienze, ecc.
- il secondo gruppo è costituito dagli amici del gruppetto del paese e fidanzata/o: il loro compito sarà descrivere la vita del giovane nelle serate, nelle feste, nelle vacanze, ecc
- infine gli amici dell’università che ovviamente si dedicheranno alla vita universitaria, le ore passate a studiare, gli svaghi, il carattere…
Mi raccomando di prendersi per tempo: appena sentite che c’è aria di laurea è bene mettersi in moto perché la stampa del papiro non può essere fatta fino a che l’ultimo non vi invia le proprie quartine!
Dalla mia esperienza le ragazze sono in genere più portate a fare l’attività diplomatica di raccolta delle rime (e questo non sarà l’unico complimento al mondo femminile in queste pagine..). Con la posta elettronica/whatsapp è tutto più facile perché non è necessario l’incontro fisico dei vari gruppetti famiglia-amici-università.
Intestazione del papiro di laurea
L’intestazione è strutturata in questo modo:
Università degli Studi di Padova
(o comunque una denominazione molto ufficiale e pomposa),
Facoltà di {nome della Facoltà},
oggi… {oppure in forma solenne: addì…},
è dottore in {nome del corso di laurea},
nome e cognome del laureato
E’ consigliabile lasciare un piccolo spazio libero per il voto che verrà scritto dopo la proclamazione sul papiro con un pennarello (alcuni dicono che il voto si scrive solo se è 110e lode, ma credo che tutti i voti sopra il 100 sono motivo di elogio).
Da notare che all’inizio il laureato è presentato come dottore, poi riprende il suo nome senza titoli durante il testo del papiro, per poi riprendere il titolo alla fine quando viene proclamato il conseguimento del suo obiettivo, anche se in forma ironicamente solenne.
Testo in rima
Generalmente il testo é formato da quartine in rima baciata, quindi AA BB per capirci (ma se volete cimentarvi con la rima alternata AB AB fate pure, ma risulta più difficile per chi scrive e meno espressiva durante la lettura perché le innumerevoli pause fanno perdere il ritmo).
Un consiglio prima di buttarsi a scrivere a capofitto è quello di avere un filo logico in testa, cioè avere in mente tutte le situazioni particolari che poi andranno scritte per bene in rima.
Cercate quindi di descrivere con una frase o con poche parole tutte le situazioni comiche che vi vengono in mente, oppure i difetti fisici, caratteriali, frasi dette, scherzi fatti o subiti, progetti futuri, cotte, amori, hobby, punti fissi, frasi celebri…
Una volta che avete un bel elenco si tratta di organizzare il tutto in capitoletti.
Non esiste uno schema tipico per un papiro, ma solitamente si inizia con l’infanzia, le prime gite con mamma e papà, le prime cadute in bicicletta, le prime paroline, cani o gatti a cui si era affezionati, aneddoti curiosi, peluche dai quali non ci si staccava per nulla al mondo, la nascita di fratelli o sorelle, litigate, i giorni alla scuola materna, i cartoni animati preferiti, le partitelle a pallone all’oratorio…ecc.
Altri spunti possono venire dal capitoletto amori: si inizia con le prime cotte a scuola, i bacetti dietro la lavagna, poi con storielle più o meno serie, fino ai grandi vanti dei maschietti che raccontano sempre storie esagerate, ma che calzano a pennello nel papiro. Solitamente le ragazze sono più riservate ma si fa presto a scrivere ugualmente.
Poi i passatempi (è un tipo/a atletico o sedentario? È uno palloso o che trova sempre qualcosa da fare? sport, hobby), le scuole (gli piaceva o no studiare? Preferiva fare altro durante le lezioni? Ha mai lavorato prima?), animali domestici, abbigliamento, preferenze musicali, libri, cinema, moda…
Credo che gli spunti migliori vi verranno leggendo qualche papiro già fatto e facendo mente locale su tutto quello che è successo al neodottore prima di oggi.
La Caricatura del papiro di laurea
Tra le istruzioni più dolenti nel realizzare un papiro di laurea troviamo:
- il testo (che bene o male qualcosa si riesce sempre a scrivere se c’è il tempo)
- la caricatura
Se avete già in gruppo qualche artista… allora il gioco è fatto: se ne occuperà direttamente lui, sia del papiro sia della caricatura.
Alternativamente, per la caricatura abbiamo due soluzioni:
- rivolgersi a qualcuno che fa caricature a pagamento a partire da una fotografia e dalla vostra descrizione psicoattitudinale. Per questo vi consiglio di dare un’occhiata alla lista dei caricaturisti professionisti di Papirata.
- aggirate il problema, come?
Tutto sommato il punto cruciale è solo il volto perché con un po’ d’impegno il fisico riuscirete a disegnarlo, magari prendendo ampio spunto da papiri già realizzati (in realtà si tratta solo di abbozzare una posa, poi si inseriscono i soliti attributi ingigantiti e qualcosa di attinente al neolaureato come sfondo); per il volto invece cercate una fotografia espressiva, ma abbastanza chiara, ne fate una fotocopia bianco/nero ingrandita solo del volto, la ritagliate o la incollate nel foglio finale. I risultati sono molto buoni anche se la realizzazione non è del tutto originale.
Papiro: Foto e disegni minori
Tra le istruzioni per fare il papiro di laurea, non potevano mancare i disegni minori di contorno al papiro di laurea. Non è indispensabile che ci siano, ma arricchiscono il vostro lavoro. Inoltre risolvono il problema di occupare spazio con stile nel papiro di laurea qualora il testo sia molto breve.
In questo caso è preferibile inserire direttamente fotografie in digitale.. ovviamente di situazioni particolari o di passioni del neolaureato o di chiodi fissi.
Conclusione
La conclusione ha lo scopo di chiudere il lungo discorso sulla vita del laureato, restituire (questa volta definitivamente) il titolo accademico conquistato e introdurre il consueto canto: “dotooore, dotooore, dottore del buso del cul, vaffancul, vaffancul!!!”.
Ringraziamenti del papiro di laurea
Per quanto riguarda i ringraziamenti finali contenuti nel papiro si tratta di un elenco piuttosto lungo di nomi accompagnati dalle più svariate prerogative: dal classico “si congratulano” ad espressioni più ironiche come “se ne fregano”, “si depilano”, “si ubriacano” e così via.
Al di là dell’ironia e della volontà di divertire, in questa parte del papiro viene chiamata in causa tutta la rete di conoscenze del laureato, e spesso anche le istituzioni pubbliche o private con cui ha avuto o avrà a che fare in ambito scolastico e lavorativo, quasi a voler rendere partecipe la società intera del fatto che un suo membro ha acquisito un nuovo status.
Scrittura del papiro
Se siete riusciti ad arrivare fino a questo punto allora il lavoro è praticamente finito.
E’ responsabilità del project leader, cioè della persona che si è presa la briga di contattare tutti i conoscenti, sollecitare continuamente le quartine in rima e di risistemare tutto in modo che non vi siano ripetizioni tra rime scritte da gruppi diversi, quello di cimentarsi nella scrittura.
Due soluzioni in questo caso: o la scrittura a mano di tutto il papiro (che deve essere fatto da una sola persona per evitare che vi siano grafie diverse nella scrittura), o la scrittura elettronica al computer.
Nel primo caso munitevi di righello (fatevi delle linee in matita per scrivere il testo), di un pennarello nero (nero, perché poi risulta meglio nella stampa in bianco e nero), colla e forbici per la caricatura, i disegni e le foto.
Nel secondo caso invece vi serve un programma che vi permetta di integrare i testi con le immagini scannerizzate. Per questa soluzione vi consiglio di utilizzare il Papiro di Laurea Web App che vi permetterà di impaginare il papiro di laurea direttamente online, gratis.
Stampa del papiro di laurea
La stampa del papiro viene fatta nelle copisterie che hanno le stampanti per i disegni industriali o i progetti. Non vi sarà difficile trovarle, in genere ce ne sono parecchie nei pressi dell’università.
Se avete realizzato il papiro a mano vi faranno semplicemente delle copie a partire dall’originale, se lo avete realizzato al computer vi stamperanno una prima copia in originale e poi vi faranno delle copie a partire da quest’ultima.
Se avete utilizzato l’applicazione web per impaginare il papiro di laurea potete inviare il file JPG/PNG direttamente alla copisteria via mail e farvelo stampare in formato A0. In ogni caso prima di iniziare la scrittura informatevi sulle misure del foglio, per non incorrere in problemi all’ultimo minuto.
Il prezzo di stampa dipende dalla grandezza del papiro, ma generalmente il costo è intorno ai 5 euro per la prima copia in originale e sui 3 euro per tutte le altre copie.
Quante copie? L’originale resta al laureato, una copia da appendere all’università, una copia da appendere al paese. Altre copie vedete voi (tipo una copia all’azienda dove il neodottore ha fatto il tirocinio, una da mettere fuori casa, una da dare a parenti…).
Generalmente la stampa è a carico degli amici, in particolare quelli dell’università: evitate di farla pagare alla famiglia.
Ricordate che appendere in luogo pubblico un papiro è affissione abusiva e rischia di prendere la multa l’unico rintracciabile del fatto, ovvero il laureato. Ci sono dei comuni che sono molto fiscali in queste cose: occhio!!
Messa in opera del papiro
Tra le istruzioni finali del papiro di laurea vi è la messa in opera: il papiro viene attaccato con lo scotch ad un muro o dove trovate un posticino libero.
La lettura del papiro e gli scherzi li troverete di seguito, qui farò solo un appunto: non so cosa succede nelle altre città, ma a Vicenza è buona norma mettere un telo di nylon nel luogo della lettura e degli scherzi, perché a nessuno piace che estranei vengano a sporcare vicino casa nostra.
Può essere che voi vi crediate superiori alla classica “vecchia” che vi grida di spostarvi e andarvene, ma se sporcate per terra o muri o altro, quella “vecchia” ha ragione e può chiamare la polizia che vi farà concludere la festa in malo modo.
Come sempre un po’ di buon senso vi eviterà problemi in un giorno di festa.
Evitando discussioni oggi, permettiamo ad altri di avere un posto per festeggiare domani.
Le istruzioni per fare il papiro di laurea sono finite! Congratulazioni e buoni festeggiamenti!